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Frasi di De Gregori: citazioni tratte da Rimmel e da altri grandi successi

FRANCESCO DE GREGORI

Quali sono le frasi di De Gregori più belle di sempre? Considerando che stiamo parlando di un’artista in attività da 50 anni, sono tantissime.

Considerato uno dei mostri sacri del panorama musicale italiano, Francesco De Gregori è sulla cresta dell’onda da oltre cinquant’anni. Nel corso della sua lunga carriera, l’artista ha regalato ai fan tantissimi brani da pelle d’oca, vere e proprie poesie. Vediamo quali sono le frasi di De Gregori più belle di sempre.

Frasi De Gregori

Sulla scena musicale italiana dagli anni Settanta, Francesco De Gregori è uno dei cantautori amati dalle nuove e dalle vecchie generazioni. La sua voce è inconfondibile, così come lo sono i suoi testi. Da Buonanotte Fiorellino a Rimmel, passando per La donna cannone, Generale, Sempre e per sempre, La leva calcistica della classe ’68 e Quelli che restano: sono tantissime le canzoni che l’artista ha regalato ai fan durante la sua lunga carriera. Di seguito, una selezione di frasi di De Gregori tratte da Rimmel e altri brani:

Frasi De Gregori
Frasi De Gregori
  • Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno
    Giuro che lo farò
    E oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò
    Quando la donna cannone
    D’oro e d’argento diventerà
    Senza passare dalla stazione
    L’ultimo treno prenderà. (La donna cannone)
  • Vecchia ragazza come va, beato chi ti conosceva già,
    prima che ti andasse via dagli occhi tutto quel mare. (Vecchia valigia)
  • Lei aveva tasche troppo strette
    e otto, nove, dieci modi di vivere,
    forse aveva un cuore troppo grande
    e una strana maniera di sorridere. (A lupo)
  • Buonanotte, buonanotte fiorellino,
    buonanotte tra le stelle e la stanza,
    per sognarti, devo averti vicino,
    e vicino non è ancora abbastanza. (Buonanotte Fiorellino)
  • E il bambino nel cortile sta giocando:
    tira sassi nel cielo e nel mare.
    Ogni volta che colpisce una stella
    chiude gli occhi e comincia a sognare,
    chiude gli occhi e comincia a volare. (Le storie di ieri)
  • Generale, la guerra è finita,
    il nemico è scappato, è vinto, è battuto,
    dietro la collina non c’è più nessuno,
    solo aghi di pino e silenzio e funghi
    buoni da mangiare, buoni da seccare,
    da farci il sugo quando viene Natale,
    quando i bambini piangono
    e a dormire non ci vogliono andare. (Generale)
  • Viva l’Italia, l’Italia che lavora,
    l’Italia che si dispera, l’Italia che si innamora,
    l’Italia metà dovere e metà fortuna,
    viva l’Italia, l’Italia sulla luna. (Viva l’Italia)
  • Nino cammina che sembra un uomo,
    con le scarpette di gomma dura:
    dodic’anni e il cuore pieno di paura.
    Ma, Nino, non aver paura di sbagliare un calcio di rigore:
    non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore;
    un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. (La leva calcistica della classe ’68)
  • La vita… Questa scatola vuota,
    quest’anima nuda, questa retta finita,
    quest’acqua che corre veloce in salita,
    quest’anima forte e ferita. (La linea della vita)
  • Ho imparato che l’amore insegna, ma non si fa imparare. (Caldo e scuro)
  • Stai dormendo
    oppure fai finta anche tu?
    Stai sognando
    oppure stai pensando anche tu
    che siamo chiusi in una scatola nera, stella?
    Nessuno ci aprirà. (Sangue su sangue)
  • E guarda l’amore che non ha commenti da fare,
    l’amore comunque che non ha paura del mare da attraversare. (L’amore comunque)
  • È troppo tempo amore
    che noi giochiamo a scacchi,
    mi dicono che stai vincendo e ridono da matti,
    ma io non lo sapevo che era una partita,
    posso dartela vinta e tenermi la mia vita. (Niente da capire)
  • Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
    e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro. (Rimmel)
  • E non hai capito ancora come mai
    Mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai (Pezzi di vetro)
  • Quando usciamo inciampiamo nelle stelle perché le stelle ormai
    quasi non le vediamo più. (La ragazza e la miniera)
  • Ma poi, chissà la gente che ne sa,
    chissà la gente che ne sa
    dei suoi pensieri sul cuscino, che ne sa?
    Della sua luna in fondo al pozzo, che ne sa?
    Dei suoi segreti e del suo mondo… (Il ragazzo)
  • Ma poi, chissà la gente che ne sa,
    chissà la gente che ne sa
    dei suoi pensieri sul cuscino, che ne sa?
    Della sua luna in fondo al pozzo, che ne sa?
    Dei suoi segreti e del suo mondo… (Il ragazzo)
  • Il mondo passa accanto a lei
    e non la sfiora mai. (Irene)
  • Quando domani ci accorgeremo
    che non ritorna mai più niente,
    ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria. (Viaggi & miraggi)
  • Ci sono posti dove sono stato,
    mi ci volevano inchiodare
    ai loro anni ciechi e sordi,
    ai loro amori raccontati male,
    a una canzone di quattro accordi, | ad una stupida cantilena. (Celebrazione)
  • Tu sei seduto nel buio,
    io lavoro nella luce.
    Tu sei seduto in silenzio,
    io vivo con la mia voce. (Vecchi amici)
  • Ma guarda la gente che salti mortali che fa
    e quanti nani sui trampoli (La linea della vita)
  • Si gioca per vincere
    e chi vince è perduto. (Cardiologia)
  • Pioggia e sole abbaiano e mordono,
  • ma lasciano,
  • lasciano il tempo che trovano.
  • E il vero amore può
  • nascondersi,
  • confondersi,
  • ma non può perdersi mai. (Sempre e per sempre)

Le più belle frasi di De Gregori d’amore e d’amicizia

Le frasi di De Gregori, dal brano Sempre e per sempre a tutti gli altri, sono davvero tantissime. D’altronde stiamo parlando di un mostro sacro della musica nostrana, per cui non c’è da stupirsi. Di seguito una selezione delle frasi tratte dalle sue canzoni:

Frasi De Gregori sulla vita
Frasi De Gregori sulla vita
  • E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà
    Dalle porte della notte il giorno si bloccherà
    Un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
    E dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
    (La donna cannone, 1983)
  • Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole
    mentre il mondo sta girando senza fretta. (Alice)
  • L’ombra di mio padre, due volte la mia,
    lui camminava ed io correvo. (La casa di Hilde)
  • Tu che conosci le lacrime e le sai consolare.
    Bellamore Bellamore non mi lasciare,
    tu che non credi ai miracoli ma li sai fare.
    Bellamore Bellamore fatti cantare. (Bellamore)
  • Generale, dietro la collina
    ci sta la notte crucca e assassina,
    e in mezzo al prato c’è una contadina,
    curva sul tramonto sembra una bambina,
    di cinquant’anni e di cinque figli,
    venuti al mondo come conigli,
    partiti al mondo come soldati
    e non ancora tornati. (Generale)
  • E chissà se si può capire
    che milioni di rose non profumano mica
    se non sono i tuoi fiori a fiorire,
    se i tuoi occhi non mi fanno più dormire. (Un guanto)
  • E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai
    di giocatori tristi che non hanno vinto mai
    ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro
    e adesso ridono dentro al bar.
    E sono innamorati da dieci anni
    con una donna che non hanno amato mai. (La leva calcistica della classe ’68)
  • Se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte,
    tra la vita e la morte avrei scelto l’America. (Bufalo Bill)
  • Per salvarti la vita non ci stare a pensare,
    chiuditi bene la porta alle spalle e butta la chiave,
    guarda dritto negli occhi l’amore che stai per lasciare
    e abbandona la scena, abbandona la nave. (Mayday)
  • Gli aerei stanno al cielo, come le navi al mare
    come il sole all’orizzonte la sera, come vero che non voglio tornare
    a una stanza vuota e tranquilla dove aspetto un amore lontano
    e mi pettino i pensieri col bicchiere nella mano. (Renoir)
  • Benvenuto raggio di sole, a questa terra di terra e sassi
    a questi laghi bianchi come la neve, sotto i tuoi passi stanchi
    a questo amore a questa distrazione, a questo carnevale
    dove nessuno ti vuole bene, dove nessuno ti vuole male (Raggio di sole)
  • Generale, queste cinque stelle,
    queste cinque lacrime sulla mia pelle
    che senso hanno dentro al rumore di questo treno,
    che è mezzo vuoto e mezzo pieno
    e va veloce verso il ritorno,
    tra due minuti è quasi giorno,
    è quasi casa, è quasi amore. (Generale)
  • Se tu fossi di ghiaccio ed io fossi di neve
    – che freddo, amore mio! –, pensaci bene a far l’amore. (Niente da capire)
  • La vita è come un gioco da vivere perdutamente,
    a volte vinci il primo premio
    e poi ti accorgi che non serve a niente. (Finestre rotte)
  • E sono entrato in un portone e dentro un grande ascensore
    e mi hanno fatto domande sulla mia vita interiore
    ed in qualcuna delle mie risposte c’era il tuo nome. (Caldo e scuro)
  • E non ti convince per niente
    il programma che stanno dando,
    ma – che strano! –
    nessuno lo può più cambiare col telecomando. (Sangue su sangue)

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ultimo aggiornamento: 7 Dicembre 2022 10:45

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